Sandrine Bonnaire
Iniziata per caso all’epoca di Il tempo delle mele 2, a partire dalla fine degli anni ottanta la carriera di Sandrine Bonnaire (Clermont-Ferrand 1967) subisce un’impennata: viene scoperta da Maurice Pialat, di cui diventa l’attrice feticcio e che le offre, uno dopo l’altro, prestigiosi ruoli nei suoi film, fino a Sous le Soleil de Satan, Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1987. Da allora comincia ad inanellare prestigiosi ruoli nei film dei maggiori registi francesi, da Jacques Rivette (Jeanne la Pulcelle; Secret défense) a Claude Sautet (Quelques jours avec moi), a Patrice le conte (Monsieur Hire, Confidences trop intimes), a Claude Chabrol (La Cérémonie, per cui ottiene la Coppa Volpi a Venezia, con Isabelle Huppert nel 1995), che ne rappresenta la definitiva consacrazione.
Con Elle s’appelle Sabine, dedicato alla storia della sorella autistica, presentato e accolto calorosamente al Festival di Cannes nella Quinzaine des réalisateurs del 2007, Sandrine Bonnaire si rivela anche regista sensibile e di grande spessore emotivo. Questo lavoro, di cui Vivo film ha recentemente acquisito i diritti di distribuzione italiana, è stato presentato in Italia al Festival di Bellaria nel giugno del 2008.
Produzioni
Elle s’appelle Sabine
Un delicato ritratto di Sabine Bonnaire, una donna autistica di trentotto anni, filmata dalla sorella Sandrine, grande volto del cinema francese.