Il flusso interminabile del turismo di massa sembra aver raggiunto ormai qualsiasi destinazione possibile, appropriandosi di ogni più remoto angolo della terra. Eppure esistono ancora luoghi che resistono a questi assalti, perfino in Europa. Sono posti dove convivono bellezze inaspettate, contraddizioni sociali, peculiarità geografiche. E sono ignoti ai più. CONFINI D’EUROPA traccia un itinerario ideale attraverso aree marginali raramente sfiorate dall’attenzione collettiva, che mostrano un fascino segreto, una poetica intima, di ‘confine’.

Corso Salani intraprende un viaggio alla scoperta di realtà incerte, dimenticate, per dar voce a luoghi e contesti particolari, a situazioni controverse, affascinanti per il loro essere “limite”, passaggio e ponte tra mondi e culture diverse.

Ad accompagnare il regista nella sua ricerca c’è sempre una guida femminile coinvolta con i pretesti più disparati; una donna diversa per ogni episodio, il cui volto, i cui occhi, il cui sorriso sono indagati da uno sguardo che senza nessun pudore, millimetro dopo millimetro, si fa sempre più ravvicinato.

 

 

Confini D’Europa #6 Yotvata

L’attrice israeliana Eliana Schejter, in fuga dalla frenesia metropolitana e alla ricerca di un ‘altro mondo’ a misura d’uomo, decide di sperimentare il modello di vita del kibbutz Yotvata, nel deserto del Neghev, al confine con la Giordania. Dai grattacieli di una Tel Aviv ultramoderna al paesaggio arso e desolato del Neghev, si assiste al repentino passaggio dal modello neocapitalista di stampo europeo alla proposta di una società basata su valori etici comunitari, che tuttavia si fonda sulla difesa militare dei propri confini, garantiti grazie agli M16. Nella vita del kibbutz tentano di incarnarsi e convivere utopia socialista e ideologia sionista.

Salani osserva questo progetto comunitario, raccontando le tappe obbligate che la sua guida Eliana dovrà seguire per essere accolta nel kibbutz: il periodo di prova dura due anni, durante i quali si è sottoposti al severo giudizio della comunità che dovrà alla fine votare a maggioranza l’accoglienza dei nuovi membri. Il risultato è uno sguardo inedito sui meccanismi su cui si fonda il modello sociale proposto dal kibbutz: uguaglianza di diritti e doveri, formazione identica per tutti, uguali salari. Ogni momento della vita aggregativa e lavorativa è esplorato con discreta e attenta partecipazione: l’istruzione, il lavoro nel settore caseario, la difesa, il tempo libero, gli spazi ricreativi e il teatro.

Al termine del suo viaggio lungo i margini dell’Europa, Salani ci porta fuori dai confini geografici del continente, in Israele, Stato il cui perimetro è stato modellato al tavolo della storia più recente, mostrandoci per la prima volta una rappresentazione concreta e visibile del confine: come limite, linea di demarcazione che ci separa dall’altrove, luogo di emergenza di scambi e contraddizioni generati da questo incontro, ma anche come linea che si cancella e riscrive per definire nuovi spazi interiori, tratto sempre mutevole entro cui disegnare la storia e la nostra identità.

Prodotto da

Vivo film in collaborazione con RAI 3 Fuori orario

Cast

con Eliana Schejter

Cast tecnico e artistico

Fotografia e regia: Corso Salani

Suono e aiuto regia: Anette Dujisin

Sceneggiatura e montaggio: Vanessa Picciarelli e Corso Salani

Fotografia e riprese: Sebastiano Bazzini

Prodotto da: Gregorio Paonessa per Vivo film

Dati tecnici

Anno: 2008

Durata: 52′

Paese: Italia

Lingua originale: Italiano

Formato: Digital

Festival e premi

Locarno Film Festival 2008: Ici & Ailleurs

Annecy Cinema Italien 2008: Concorso Documentari

Miami International Film Festival 2009: Cinema 360°

Annecy Cinema Italien 2020: Viaggio in Italia – Corso Salani

Vendite internazionali

Vivo film

Distribuzione italiana

Vivo film