Tracce – Ritratto dell’autore da cucciolo

«Chissà se anche mio padre, mentre mi riprendeva con i suoi Super 8, sentiva per me lo stesso affetto, la stessa passione, lo stesso legame, incomprensibile e profondo, che mi lega alle persone o ai personaggi che filmo. Non solo l’amore di un padre verso il figlio: questo lo so che c’era, lo sentivo allora e continuo a sentirlo adesso. Qualcosa di più. O se non di più, sicuramente di differente.

E chissà se tutte quelle immagini, ore e ore che a volte perfino io ho guardato distrattamente, saranno servite anche a lui per pensare di avere mille vite in più: né migliori né peggiori di quelle che abbiamo scelto, soltanto diverse.

Mi piacerebbe chiederglielo, ma non c’è modo. Però, dopo tanto tempo, tutte queste immagini che ho ritrovato, a volte così identiche a quelle che filmo io, sono un altro modo per rimanere legati. Perché le immagini hanno sempre lo stesso valore della vita vera. E non c’è mai differenza tra l’amore che si legge in un fotogramma e quello che si sente nel cuore.» (Corso Salani)